Europrogettazione: le 3 fasi da seguire per dare qualità a un progetto

L’attività di progettazione implica un’adeguata conoscenza delle caratteristiche che non possono assolutamente mancare per rendere il progetto competitivo. Per tale motivo, la scrittura di un progetto di qualità comporta...

L’attività di progettazione implica un’adeguata conoscenza delle caratteristiche che non possono assolutamente mancare per rendere il progetto competitivo.

Per tale motivo, la scrittura di un progetto di qualità comporta la realizzazione di alcune fasi fondamentali, ciascuna composta da specifiche azioni:

1°- Identificare il contesto di riferimento e definire obiettivi e risultati

La prima azione da compiere per una buona progettazione è quella di identificare il contesto di riferimento, definendo gli obiettivi e i risultati. Un’attenta analisi del contesto di riferimento è infatti necessaria per acquisire ed elaborare le informazioni necessarie all’identificazione e alla delineazione del problema da affrontare.

Funzionale alla verifica della rilevanza dell’idea progettuale, tale analisi consente di descrivere:

  • la natura del problema e del contesto in cui si manifesta;
  • le cause specifiche all’origine del problema, secondo un rapporto di causa/effetto, rispetto alle quali la proposta intende intervenire;
  • lo stato dell’arte del problema, delle conoscenze e delle esperienze esistenti utili ad affrontarlo in modo efficace;
  • le caratteristiche dei destinatari che potranno ricevere un beneficio diretto (gruppo target) e indiretto (popolazione di riferimento/sistema);
  • i bisogni (dei destinatari) a cui la proposta progettuale intende dare risposta;
  • i soggetti competenti in grado di intervenire rispetto al problema e alle cause che lo originano.

2°- Individuare la modalità di intervento/strategia e delineare le attività

Un’adeguata analisi del problema rafforza la capacità dei proponenti e dei beneficiari di strutturare la strategia di intervento, cioè di definire e rappresentare in modo chiaro quali cambiamenti il progetto intende conseguire (definizione degli obiettivi di progetto) con riferimento alla situazione iniziale e di identificare i soggetti (destinatari) che otterranno un beneficio (risultati attesi) dalla sua realizzazione.

Attraverso l’analisi del problema è, quindi, possibile individuare le cause all’origine delle criticità, mentre l’analisi degli obiettivi è funzionale alla formulazione delle ipotesi sulla sua possibile soluzione.

L’identificazione della strategia d’intervento è, dunque, strettamente collegata all’analisi dei problemi.

Infatti, una volta identificati i problemi del settore d’intervento del progetto, si dovrà scegliere il problema principale che si intende affrontare. Tale scelta dipenderà da numerosi fattori, tra cui: le competenze e l’esperienza specifica dell’organizzazione che presenta il progetto, le risorse finanziarie disponibili, la fattibilità dell’azione, la partecipazione dei beneficiari e le attività, già concluse o in corso di realizzazione, implementate da altri attori operanti nello stesso contesto.

La soluzione del problema centrale diventerà poi l’obiettivo specifico del progetto, che andrà formulato come la situazione futura desiderata.

Successivamente, andranno definite le attività, ciò che il progetto intende concretamente fare per produrre i risultati necessari al conseguimento dell’obiettivo specifico. Il raggiungimento dell’obiettivo specifico permetterà al progetto di contribuire, insieme ad altri progetti, al conseguimento dell’obiettivo o degli obiettivi generali.

3° – Monitorare il progetto nelle sue fasi e valutare gli impatti

L’azione di monitoraggio è un’attività fondamentale e continua poiché tiene traccia dei progressi ottenuti nel progetto in termini di costi, risorse impiegate, attività realizzate e risultati raggiunti.

Il monitoraggio fornisce, quindi, indicazioni sulla rilevanza e sulla fattibilità del progetto, sui progressi che si stanno ottenendo in termini di raggiungimento degli obiettivi previsti e capacità di utilizzare le risorse finanziarie a disposizione, sulla qualità della gestione del progetto e sulla sostenibilità futura dei benefici che il progetto sta erogando.

L’attività di valutazione, invece, consente la raccolta della documentazione relativa all’andamento del progetto, generalmente a metà o verso la fine dello stesso. Tale azione consente di apprendere dalla realizzazione del progetto, traendo elementi utili a superare le eventuali difficoltà incontrate e a migliorare continuamente la qualità dei progetti. Per tale motivo è consigliabile effettuare la valutazione nelle diverse fasi del progetto, quindi ex ante, in itinere ed ex post, per misurarne l’efficacia e l’impatto sui beneficiari e sui target di riferimento, nonché per esprimere un giudizio circa il grado di raggiungimento dell’obiettivo generale.

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Laureata all’IUO in Scienze Politiche – Relazioni Internazionali, ha una grande passione per i viaggi, la conoscenza di nuove culture e “way of life”, lettura di romanzi, narrative, saggi. Ama stare con i suoi amici, con la sua famiglia e soprattutto con le sue splendide figlie. Nella sezione “Skills, Training and Projects” si occupa di progettazione europea e consigli per accrescere le competenze per una scuola competitiva e innovativa.

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