Oscure leggende irlandesi: pronti per il dark side del paese dalle verdi colline?

Una recentissima operazione di recupero ha riportato alla luce alcune leggende irlandesi che rischiavano di scomparire per sempre. Il quadro è un’Irlanda calamitica, che fa tremare di mistero.  ...

Una recentissima operazione di recupero ha riportato alla luce alcune leggende irlandesi che rischiavano di scomparire per sempre. Il quadro è un’Irlanda calamitica, che fa tremare di mistero.

 

Dalle banshee alle amanti sirene: le leggende irlandesi che stavano per essere perdute si sono salvate per il rotto della cuffia. E se pensavamo di sapere tutto sull’Irlanda, ci sbagliavamo di grosso. I miti e le leggende irlandesi più comuni riempiono da anni i libri che leggiamo, i film che guardiamo, le canzoni che cantiamo. Tuttavia, esiste un’Irlanda diversa che valeva la pena portare allo scoperto. 

E’ un’idea di qualche anno fa: un movimento di crowdsourcing mondiale per riportare alla luce i più profondi segreti delle fate e i miti più oscuri d’Irlanda. 

 

Qualcosa di straordinario, in effetti, perché si tratta di un collettivo volontario online che ha lavorato sulla trascrizione di 700.000 pagine di folklore raccolte in tutta l’Irlanda tra il 1937 e il 1939

 

Il metodo per farlo? Semplice e immediato: invitare oltre 10.000 bambini a cercare la persona più anziana nella loro comunità per farsi raccontare credenze, segreti, costumi tradizionali e oscure leggende irlandesi

 

Le loro “interviste” sono state poi registrate in 1.128 volumi intitolati Schools Manuscripts Collection.

 

E’ incredibile pensare che prima del crowdsourcing, tutto questo materiale era per lo più inaccessibile.

Adesso, mezzo milione di pagine sono state digitalizzate dalla National Folklore Collection, e più di 100.000 pagine sono state trascritte da volontari del progetto. 

 

Grazie a loro, abbiamo scoperto che praticamente ogni città o villaggio (da Kilkenny, a Galway, a Cork) ha la sua fata e la sua famiglia di folletti. Ogni zona, in Irlanda, si tramanda storie su personaggi che hanno cercato di rubare l’oro dei folletti o che hanno incontrato le sirene. E non è tutto: esiste materiale su cure locali, pozzi sacri, strani animali, gente in viaggio e spiriti.

 

Leggende irlandesi sconosciute: lo strano rapporto tra lepri e streghe

 

Ovviamente, non potevano mancare le streghe. Delle 141 testimonianze raccolte che narrano di streghe, in 40 di esse le protagoniste si trasformano in lepri per fuggire dai contadini che le sorprendono a succhiare il latte dalle mammelle delle loro mucche.

Accanto alle streghe, anche i folletti popolano leggende, miti e racconti che si narrano di generazione in generazione.

La vastità delle informazioni a disposizione è stupefacente: ci sono più di 1.000 storie di folletti. In una di queste, Nell Morley di Beacán – Co Mayo descrive il folletto della sua zona come “un piccolo uomo vestito con un cappotto verde e un cappello rosso, che ripara scarpe sotto un cespuglio di biancospino.” 

Ed è proprio Morley a sconfessare una credenza molto diffusa a proposito del mito del leprecano. Dalle sue parti, infatti, “il famoso leprecano si vede molto di rado in giro”. 

 

E le sirene? Le più oscure leggende irlandesi sono piene, pienissime di sirene. Circa 311 testimonianze raccontano, infatti, di incontri sventurati con queste creature marine, che si rivelano vendicative e invadenti oppure vittime innocenti di esseri umani cattivi e spregiudicati, pronti a riservare loro violenze inaudite.

 

Dark side of Ireland: presenze misteriose e pratiche pseudomediche da Galway a Cork

 

Il grande pregio di questo progetto di crowdsourcing è che tutte le informazioni sono trascritte in forma di racconti dettagliatissimi. 

 

La signora Paddy Brady di Kilteane – Co Cavan, ad esempio, riferisce di conoscere “una donna che si è trasformata in lepre. Il suo nome era signora Hutchington, una donna protestante che viveva nella cittadina di Ryeforth, nella Contea di Cavan. È andata da mio nonno, Bennie Goldrick, e ha succhiato il latte dalla sua mucca. Mio nonno la vide, afferrò la pistola, sparò alla lepre e la colpì alla testa. Lei scappò e lui le corse dietro fino al retro di casa sua, dove trovò la donna distesa con la testa sanguinante. Le fece promettere di non farlo mai più, e così è stato.” 

 

Per essere più precisi, la leggenda aggiunge che probabilmente il nonno utilizzò un una moneta da 3 o 6 penny, poiché solo un proiettile in argento aveva il potere di uccidere una lepre – strega.

 

Alla raccolta non potevano mancare le banshee, le cosiddette “donne delle fate”, figure tipiche di miti e leggende irlandesi e scozzesi. Ma le storie raccontate qui hanno poco di fatato.

 

Ci sono 367 testimonianze a proposito delle banshee e contengono informazioni dettagliate su dove si fermano a bere di notte e presso quali famiglie sono più inclini a comparire. 

 

E’ Teresa Dolan, di Enniscoe a Mayo, a raccontarlo. Teresa descrive la banshee che appariva a sua madre come “una piccola donna vestita di paglia con uno scialle in testa”. 

William Jackson a Newtownwhite, invece, racconta di una banshee che andava a lamentarsi dal suo bisnonno ogni notte, dopo che le aveva rubato il mantello. E quando, alla fine, il bisnonno volle renderle il mantello, appendendolo a una forchetta fuori dalla finestra, lei lo afferrò, lasciando traccia del suo tocco sui rebbi della forchetta.

 

La collezione, però, non si limita a raccontare di presenza soprannaturali e leggende horror. 

 

Ci sono, infatti, più di 3.300 storie su burro e zangole, molte migliaia di testimonianze su mestieri, strumenti e abilità tradizionali, una vasta gamma di informazioni su cure e pratiche etnomedicinali ed etnobotaniche, molte delle quali vengono trascritte per la prima volta in migliaia di anni adesso. 

Persino le aziende farmaceutiche hanno chiesto di accedere ai documenti, alla ricerca di proprietà medicinali dimenticate associate a ortiche, dock, ginestre, edera, consolida maggiore, sedano o muschio di carragenina.

 

Non solo trifoglio e birra

Chi sceglie l’Irlanda come meta per trascorrervi un periodo di studio o lavoro, finisce spesso per scoprire un paese quieto e sereno, ma con un misterioso sottobosco di storie che aspettano di essere raccontate. 

 

Per conoscere l’anima profonda dell’Irlanda è necessario mettersi in ascolto e cogliere anche le voci più ancestrali.

Non solo trifoglio o pinte di Guinness, quindi. Il crowdsourcing è stata una straordinaria occasione anche per noi, che con la nostra agenzia di Cork apriamo le porte dell’Irlanda ai ragazzi che la scelgono per il loro percorso accademico.

 

Vivere a Cork, a Galway, a Dublino senza arrivare al cuore della coscienza nazionale è un’occasione sprecata. Per questo, le leggende irlandesi – anche le più oscure – ci permettono di andare a sbirciare in un passato in cui l’ambiguità giocava ancora un ruolo chiave nella vita quotidiana e il passaggio dimensionale con le antiche culture pagane era ancora spalancato.

 

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