PASSEGGIANDO A SOFIA

Doriana Lucia, a Sofia per uno stage con Bulgaria Gateway, ci racconta le sue prime impressioni sulla splendida città bulgara.  Leggete tutto senza dimenticare di restare connessi!   Sofia,...

Doriana Lucia, a Sofia per uno stage con Bulgaria Gateway, ci racconta le sue prime impressioni sulla splendida città bulgara. 
Leggete tutto senza dimenticare di restare connessi!

 

Sofia, rosa che profuma la Bulgaria, ti accoglie e ti inebria di bellezza. Ricca di verde, parchi, fontane maestose, vagando per le strade si viene rapiti dalla sua atmosfera silenziosa, sospesa tra nostalgia e curiosità.

Ti accoglie con grazia, sorrisi, disponibilità, non chiede ti dà. La maestosità dei suoi monumenti e chiese si presenta con lo sguardo severo di un tempo che fu, e si innalza verso un cielo che si stende malinconico sulla città.

Ti sa accogliere per quello che sei, ma è orgogliosa delle proprie tradizioni. Si viene guidati dalle sue strade ricche di storia, di speranze disattese e gioie inaspettate.

Il luccichio dei negozi lungo viale Vitosha, posto ai piedi del monte da cui prende il nome, sa d’antico; è composto e accomodante. Sofia ha un fascino discreto che si mostra ammiccando un sorriso ed è lei a portarti per mano a scoprire il suo carattere un po’ capriccioso, ma mai arido.

E così ti trovi in spazi molto ampi, piazze che accolgono chiese di rito ebraico, cattolico, ortodosso ed islamico. Ha due volti la Bulgaria, è una nazione occidentale con caratteristiche tipicamente orientali e la sua religione è il cristianesimo ortodosso; è stata parte del sistema comunista ma ora vige un certo liberalismo.

L’architettura mostra evidentemente le caratteristiche delle costruzioni del regime comunista sovietico, uniformi e prive di armonia. La chiesa più famosa è quella di Alexander Nevski, una delle più grandi cattedrali ortodosse al mondo ed è la principale attrazione della città e suo simbolo.

La sua costruzione iniziò nel 1802 e finì, dopo essere stata più volte interrotta, nel 1912. Entrandoci, mi sono trovata immersa in un’atmosfera sospesa, come completamente avvolta dalla sua magnificenza e il mio sguardo si sentiva troppo piccolo per poter guardare tutto. Dipinti avvolgono l’interno come se il vuoto non esistesse, quasi trecento murali, finiture decorative in marmo di Carrara, alabastro, oro, e nella cripta si può visitare la grande mostra di icone provenienti da tutto il paese. L’infinito, dipinto e racchiuso tra candele e raccolta religiosità.

A fare da cornice la grande gentilezza dei bulgari, popolo dolce e garbato, mai invadente. Passeggiando, si sentono i profumi della cucina bulgara fatta di zuppe e insalate varie molto ricche, i locali sono accoglienti ed originali e in alcuni si viene serviti da camerieri con abiti tradizionali.

Marciapiedi gialli, fatti all’inizio del 20° secolo, hanno incontrato durante la mia passeggiata in centro i miei passi; essi erano un regalo da parte della famiglia reale per il matrimonio dello zar bulgaro Ferdinando. Curioso vedere come piccole parti di giallo sbucano tra la neve che bacia la città per lungo tempo. Che dire, il mio viaggio continua ed avrò tanto da raccontare su questa città che ho appena iniziato a scoprire. Mi congedo per il momento con le parole di Stephen Littleword: “Un viaggio è sempre una scoperta, prima di luoghi nuovi è la scoperta di ciò che i luoghi nuovi fanno alla tua mente e al tuo cuore. Viaggiare è sempre, in qualche forma, esplorare se stessi” e Sofia è una città dove ci si può perfino innamorare di se stessi.

 

Categories
Learning by moving_Italiano

No Comment

Leave a Reply

*

*

RELATED BY