La consapevolezza culturale: internazionalizzare la scuola con l’Erasmus+

Cos’è la consapevolezza culturale La consapevolezza culturale, una delle competenze chiave dell’apprendimento permanente, include la capacità di apprezzare l’espressione creativa di idee, le esperienze e le emozioni, nonché la...

Cos’è la consapevolezza culturale

La consapevolezza culturale, una delle competenze chiave dell’apprendimento permanente, include la capacità di apprezzare l’espressione creativa di idee, le esperienze e le emozioni, nonché la creatività declinata nelle diverse forme come musica, arte e letteratura.

Le scuole europee utilizzano sempre più questa competenza come strumento interdisciplinare, poiché implica una conoscenza del patrimonio culturale locale, nazionale ed europeo.

Ma di preciso cos’è la consapevolezza culturale? Varie le definizioni e le descrizioni che si possono trovare negli articoli informativi e scientifici. Ma tra tutte, tre sono le definizioni più accurate e comunemente usate sono:

  1. La consapevolezza culturale è la sensibilità alle somiglianze e alle differenze che esistono tra due culture diverse e l’uso di questa sensibilità nella comunicazione con i membri di un altro gruppo culturale.
  2. La consapevolezza culturale consiste nel riconoscere e comprendere che tutti noi abbiamo valori diversi modellati dai nostri diversi background culturali. Quello che consideriamo un comportamento “normale” in un paese può essere completamente diverso in un altro.
  3. La consapevolezza culturale riconosce che le persone sono modellate dal proprio background culturale e che questo influenza il modo in cui le persone interpretano il mondo che le circonda e come si percepiscono e si relazionano con le altre persone. Significa che spesso osserviamo il comportamento e i benefici degli altri attraverso il prisma dei nostri standard di cultura. La cultura stessa è la somma totale dei modi di vivere, comprese le norme comportamentali, le espressioni linguistiche, gli stili di comunicazione, i modelli di pensiero e le credenze.

Come sviluppare e gestire la consapevolezza culturale nella scuola

A questo punto vi starete chiedendo: “Come e con quale strumento si può sviluppare e gestire la consapevolezza culturale nella scuola?”

Questo perché tale soft skills, come accennavamo sopra, è particolarmente importante nell’ambiente multiculturale di oggi e può aiutare a prevenire i conflitti culturali e consentire agli insegnanti e studenti di interagire meglio con persone e colleghi stranieri.

Tornando alla domanda “Come?”, la risposta più immediata e più proficua è sicuramento uno degli strumenti più straordinari che le scuole hanno a disposizione: i programmi per insegnanti e studenti dell’Erasmus+.

L’erasmus+ promuove l’intercultura e la consapevolezza culturale

L’Erasmus+ è la chiave per sviluppare la consapevolezza culturale nelle scuole dell’Unione Europea. Attraverso l’esperienza unica di vivere, studiare, formarsi o viaggiare all’estero, i partecipanti scoprono culture diverse. Sia gli studenti che gli insegnanti provengono da ambienti culturali diversi e l’organizzazione ospitante deve occuparsi della consapevolezza culturale in tutti i livelli delle attività, dall’amministrazione fino all’insegnamento e i tirocini. Da programma a programma e da progetto a progetto, gli obiettivi sono diversi ma il ruolo dell’Erasmus+ come chiave per la crescita della consapevolezza culturale tra tutti coloro che sono coinvolti nell’istruzione è fondamentale.

Su questo aspetto dell’Erasmus+, l’ex Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, in occasione proprio del 30° anniversario dell’Erasmus+, ha dichiarato: “L’istruzione e la cultura sono la chiave per il futuro (…) Grazie ad esse possiamo trasformare le circostanze in opportunità,  gli specchi in finestre e dare radici a ciò che significa essere “Europeo”, in tutta la sua diversità”. Inoltre Sandro Gozi, già sottosegretario agli affari europei nel governo Renzi e nel governo Gentiloni, ha sottolineato che “I maggiori punti di forza dell’Unione Europea sono la sua cultura e la sua diversità linguistica. Quando più persone conoscono l’UE e cosa rappresenta, questo è il miglior antidoto contro veleni come il populismo, l’odio e la discriminazione”.

 

Da: www.playing4softskills.eu

 

Fonti:

Jandt, F.W.: Un’introduzione alla comunicazione interculturale – Identità in una comunità globale. Pubblicazione Sage, Thousand Oaks (2004)

Commissione Europea: Lussemburgo: Rapporto annuale Erasmus+ 2019, Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2020

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