Lettera ad un bambino sulla fotografia, sul cuore e sui superpoteri.

Caro bambino oggi ti voglio parlare della fotografia. Ma non partirò dalla macchina fotografica, quella viene dopo. Partirò prima dal cuore, quello che tu hai, anche se magari adesso...

Caro bambino oggi ti voglio parlare della fotografia. Ma non partirò dalla macchina fotografica, quella viene dopo. Partirò prima dal cuore, quello che tu hai, anche se magari adesso non gli dai troppa importanza.
E’ il cuore infatti che ti da il coraggio di esplorare, di vedere, di chiedere. Di essere quello che sei: curioso e innamorato di ciò che fai tutti i giorni.

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Angels…, Prague 2015 – (C) Luciano Marino

Tu sei fortunato. Hai un parco giochi immenso, è la tua fantasia. Hai un mondo, quello sotto casa, hai le persone che conosci, quelle che ami, quelle che vorresti abbracciare, quelli da cui vorresti sempre sentire delle storie. Nel tuo mondo quindi ci sono posti speciali che consideri segreti, occhi che consideri buoni, mani che vorresti sempre stringere. Ci sono cose che ti fanno paura e cieli e sorrisi che vorresti ricordare per sempre. Ci sono poi giornate che non finiscono mai e tanti amici che non vorresti mai perdere. Ci sono le cose a cui tieni più di ogni altra cosa: la tua famiglia, la tua mamma.

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Afraid.. But…, Prague 2014 – (C) Luciano Marino

Ecco, la fotografia è la possibilità che hai di registrare tutto questo mondo e, se poi diventi bravo, di registrare e conservare le emozioni. E’ come una lingua in codice, come quelle che si inventano con gli amici per conservare i segreti. Una lingua che non ha bisogno di parole ma di luci e ombre. Della tua capacità di guardare il mondo senza giudicarlo e di un cuore, appunto.

La cosa che ti aiuta è che la fotografia ti fa scegliere. E’ una finestra che guarda il mondo ed il bello è che sei tu che scegli una finestra ed il mondo che ci finirà dentro. Questo mondo, quello che proprio tu hai scelto, viene registrato sotto forma di immagine. Può essere registrato su una pellicola come si faceva una volta oppure su un sensore. Ed ogni volta è una magia perchè il mondo che hai scelto poi lo puoi vedere. Può essere la tua strada, il tuo amico, il cielo di quel giorno, gli occhi di qualcuno. Può essere il tuo cane preferito o il tuo piccolo posto segreto. Può avere tutti i colori del mondo oppure può, sempre per magia, far sparire i colori per presentarti lo stesso mondo in un fantastico bianco e nero.

Fotografare è, quindi osservare, scegliere, “vedere”. Puoi vedere cose che altri non vedono, particolari che altri non colgono. Puoi catturare un sorriso proprio in quel momento speciale, oppure puoi cogliere cosa c’è dietro degli occhi che ti sembrano davvero belli. Questo lo fai tu. Sei tu che scegli, che agisci, che “vedi”. Sei tu e quindi la fotografia è parte di te. Ti rappresenta. Imparerai per ciò, nel tempo, che fotografare è davvero scegliere un pezzo di mondo, ma anche andare alla ricerca di te stesso. Quindi ricapitolando: per fotografare servono un cuore, un cervello, degli occhi e dei piedi. I piedi infatti ti servono per andare incontro al mondo.

Poi, alla fine, per fotografare c’è bisogno di un apparecchio. Lo chiameremo macchina fotografica. Ma va bene anche un telefonino. Con la macchina fotografica tu, bambino curioso del mondo, acquisisci dei superpoteri. Si, hai capito bene, proprio dei superpoteri!
Ti spiego come. La macchina fotografica ha una lente. Considerala come un occhio. Un occhio meno bello del tuo, ma con il primo superpotere. Ci sono alcune lenti infatti che possono vedere molto ma molto lontano e quindi avvicinano le cose. Le chiameremo teleobiettivi. Altre che riescono a guardare in laterale da tutti e due i lati e ci fanno entrare dentro quella finestra molte più cose di quelle che vediamo da soli con i nostri occhi. Queste le chiamiamo grandangolari. Poi che ne sono altre che chiamiamo zoom, che possono fare tutte e due le cose: avvicinano il mondo che sta lontano o allargano quello che ti sta vicino.

Poi ci sono altri poteri nascosti. Ma che piano piano poi scoprirai. Ad esempio tutte le lenti hanno una cosa dentro che si chiama “diaframma” che puoi chiudere o aprire. Se lo apri al massimo avrai il potere di far sparire le cose dietro a ciò che hai puntato, se lo chiudi diventa acutissimo, vedrai tutto, ma proprio tutto sia davanti sia dietro fino a molto lontano.

Poi la macchina stessa ha altri superpoteri. Ad esempio puoi scegliere un numero chiamato “tempo”. Cambiando questo numero avrai la possibilità di congelare il tempo, e riuscirai a fermare in una immagine una macchina velocissima, oppure se cambi il numero all’opposto potrai registrare la scia delle stelle, o vedere come l’acqua può diventare setosa. Poi ricordi che ti ho parlato prima di pellicola o di sensore? É lì che si registra l’immagine. E qui abbiamo un potere davvero fantastico. Riusciamo a vedere anche dove sembra davvero molto buio!

Se hai una macchina fotografica puoi scegliere quali superpoteri usare, oppure puoi far decidere alla macchina. Tu scegli cosa fotografare e la macchina fa tutto il resto. Un telefonino ad esempio non sceglie tanto. Tu scegli cosa fotografare e lui registra, sempre allo stesso modo. In ogni caso, che tu usi una macchina o un telefonino, sei sempre tu che scegli cosa far entrare dentro la finestra.
Quella finestra sarà la tua fotografia.

Caro bambino ora lo so, ti senti un supereroe. Già ti vedo parlare con i tuoi per farti comprare una bella macchina fotografica. L’ultima. Una potente da far vedere agli amici. Già ti vedo a fare a gara per vedere chi fotografa la cosa più lontana. Si ti vedo. Stai diventando un supereroe di quelli che fanno a gara per avere l’ultimo superpotere. Di quelli che la potenza non basta mai. Che l’ultima cosa è sempre la migliore.

Fortuna siamo in tempo a fermarci. Ti ricordi del cuore? E’ quello il superpotere più grande insieme alla fantasia, il coraggio, la curiosità e la capacità di trovare qualcosa di interessante in tutto. Puoi imparare ad usare i superpoteri che la macchina può darti, ma non è la macchina che sceglie il mondo per te. La macchina è una amica che ti aiuta a parlare un linguaggio diverso. Ti aiuta a ricordare, a scoprire, a creare. Ma sei tu che scegliendo il mondo da fotografare capisci il mondo e poi, più in là, impari molte cose su te stesso.

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Hey… Let’s take a photo! (Wonderful Bulgaria) Bulgaria, 2015 – (C) Luciano Marino

Se capisci come usare i superpoteri impari qualcosa che si chiama tecnica. Se capisci come usare il cuore impari qualcosa che si chiama “vedere”. Con un linguaggio puoi dire parolacce o cose bellissime. La fotografia è un linguaggio magico. Gioie, paure, sguardi, ombre, posti bellissimi o spaventosi. Oppure occhi, amici per la pelle, posti segreti e posti dell’anima, cieli e nuvole, mari fiumi, alberi da scalare. Tutto può essere raccontato in maniera diversa dalle semplici parole. La vera magia della fotografia è questa.

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Wonderful Bulgaria 3 – (C) Luciano Marino

Poi un altro giorno ti parlerò di pellicole, di carta e di come altre magie facevano uscire una foto. Spero tu sia un bambino coraggioso capace di vedere. Andiamo! E’ tempo di fotografare.

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Luciano Donato Marino

Fondatore del gruppo ETN (European and Training Network). Laureato in Scienze Politiche, con un Master in Economia e Gestione del Turismo organizzato dal CISET, ha esperienza ultra ventennale nella progettazione, gestione, direzione e coordinamento di progetti internazionali riguardanti lo sviluppo locale, l’acquisizione di competenze, e la mobilità transnazionale. Esperto di networking e di costruzione di reti collaborative tra persone, imprese, organizzazioni ed enti in Europa e nel mondo. E’ il portavoce di ETN in Europa e nel Mondo. Esperto di processi di apprendimento in Mobilità.

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