L’Irlanda è Dublino, la sua gente e le sue luci; è Cork, Galway e le altre fantastiche piccole città di grandi meraviglie e violini saltellanti e romantici; è Belfast e una serata passata a contare stelle che si illuminano come un battito cardiaco; e poi è una serata di pioggia passata ad ascoltare i meravigliosi racconti tradizionali, per secoli tramandati oralmente e poi messi per iscritto da monaci medievali.
Storie incredibili come la leggenda del guerriero Cúchulainn oppure la romantica e tragica storia d’amore tra Diarmuid & Grainne; e ancora la strega Mal che avrebbe dato il nome al piccolo centro di Milton Malbay e le inquietanti e affascinanti banshee (donna fatata, in gaelico)
Ma tra streghe, fate e cavalieri, il personaggio più celebre è senz’altro il leprechaun.
William Yeats, nel 1888 lo descriveva così: “È in qualche modo un elegantone, vestito di una giacca rossa con sette file di bottoni, sette bottoni per fila, e porta un cappello a tricorno, e nelle regioni del nord-est, si dice che sia solito girare come una trottola sulla punta del cappello quando ne trova uno della misura adatta”.
Assieme al cappello verde, la barba rossiccia e l’espressione accigliata (assieme a una pentola d’oro nascosta là dove ha origine l’arcobaleno) sono le sue caratteristiche principali.
Leprechaun è la resa in inglese del termine irlandese leipreachán, leprecano in italiano. Ma se non vi sentite a vostro agio con questa strana parola, non volete rischiare figuracce con la pronuncia e, soprattutto, volete farvi comprendere anche da vostro zio, potete chiamarlo semplicemente “folletto”.
A differenza del suo collega cluricaun, che trascorre le sue giornate a bere e cantare, il leprecano non è dedito soltanto all’ozio ma si dedica a fabbricare e a sistemare scarpe.
Oltre a fare il ciabattino, custodisce con cura dei tesori sotto forma di monete d’oro che conserva in un pentolone situato alla fine dell’arcobaleno.
Se volete arricchirvi, dovete catturare il folletto verde e farvi dire dove si trova l’agognato malloppo. Tuttavia, non è facile catturarlo vista la sua forza e il suo carattere sospettoso.
Una presa di tabacco potrebbe facilitarvi il compito ma il leprecano, veloce nei movimenti e rapido di parola, cercherà di liberarsi regalandovi le monete che porta sempre nella sua borsa. Dietro questa generosità, in realtà si nasconde un trucco: le monete d’argento, infatti, ritorneranno subito nella suo borsellino mentre quelle d’oro si trasformeranno in cenere nelle vostre mani.
Questo mitico personaggio è venerato dagli irlandesi al punto che per lui molti lasciano un bicchiere di latte sul davanzale della finestra.
Inoltre, un suo ritratto fa bella mostra in quasi tutte le botteghe e i negozi d’Irlanda ed è proprio la sua maschera caratteristica ad aprire le sfilate del 17 marzo, giorno di San Patrizio.
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