Il Muro che diventa galleria d’arte: un Erasmus+ a Berlino per vedere la East Side Gallery

“Tante piccole persone in tanti piccoli luoghi, compiendo tante piccole azioni, possono cambiare il volto del mondo”. Ecco cosa è scritto sui resti del Muro di Berlino ed è...

“Tante piccole persone in tanti piccoli luoghi, compiendo tante piccole azioni, possono cambiare il volto del mondo”. Ecco cosa è scritto sui resti del Muro di Berlino ed è proprio questo che è accaduto nella data storica del 9 novembre 1989: quel giorno gli abitanti stessi della città hanno abbattuto letteralmente con picconi e martelli quel muro che separava Berlino est da Berlino ovest.

La sua caduta fu uno dei momenti più significativi della storia del 900, poiché segnò la fine della Guerra Fredda fra i due blocchi filosovietico e filoamericano, iniziata subito dopo la Seconda guerra mondiale, segnando l’inizio del processo di riunificazione della Germania che si è concluso poi nell’ottobre del 1990. La parte più estesa che si conserva dei resti del muro è lunga circa 1,3 chilometri, si trova in Muhlenstrasse ed è conosciuta come East Side Gallery: qui si possono ammirare oltre 100 graffiti e murales di artisti internazionali che cercarono di raffigurare, documentare, raccontare attraverso le loro opere il cambiamento della città dopo la caduta del muro conservandone la memoria e trasformandolo così in una galleria d’arte a cielo aperto.

Nel corso del 1990 infatti oltre cento artisti di tutto il mondo diedero vita a una enorme opera d’arte lunga più di un chilometro fino ad arrivare al 1991 quando queste immagini e questa parte di muro furono dichiarate monumento nazionale.

Le immagini più note e significative della East Side Gallery sono tante e diverse, tutte ispirate a ideali di pace, tolleranza, libertà. Una delle più famose, che è riprodotta anche sui souvenir dei tanti negozi del centro, è quella chiamata “The mortal kiss” realizzata da Dimitrji Vrubel raffigurante il bacio fra due personalità importanti, il russo Brezhnev che era stato il segretario del partito comunista russo, e il leader della repubblica democratica tedesca Honecker che era stato il segretario del partito socialista tedesco. Un altro murales molto conosciuto è “Test the best”, realizzato da Birgit Kinder, che raffigura una Trabant, macchina simbolo dell’ex Germania dell’ Est e del regime comunista poiché proprio a bordo di queste auto i cittadini di Berlino est si riversarono a Berlino ovest, che sfonda il muro proprio come metafora di desiderio di libertà e spirito di riconciliazione per quell’evento così importante nella storia della Germania e dell’Europa intera. E poi c’è il lungo e anch’esso famoso graffito di Schamil Gimajev dal titolo ‘Persone di tutto il mondo, siamo un unico popolo’, più noto come “Frieden” che significa “pace”. Esso si richiama a un ideale di fratellanza, tolleranza e uguaglianza oltre che di pace ed è composto da una lunga striscia dipinta con tanti colori e diverse forme (fiori, numeri, scritte) fra cui compare spesso l’arcobaleno, simbolo universale di armonia e di pace.

La East Side Gallery fin dalla sua creazione è stata sempre apprezzata e ammirata sia dai berlinesi che da milioni di turisti, anche solo facendo una passeggiata lungo questa parte di muro che infatti rappresenta una tappa imperdibile per chi viene a Berlino. Queste famosissime immagini spesso compaiono nelle foto di gruppo dei docenti e studenti che qui arrivano da tutta Europa per formarsi e apprendere attraverso un tirocinio Erasmus+ accolti con professionalità e qualità dalla nostra agenzia Berlink.

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Laureata in lettere moderne, con la passione per la cultura classica, i gialli e gli animali. Un paio di anni fa ha ‘adottato’ a distanza un meraviglioso bimbo etiope di 5 anni di nome Emmanuel, a cui pensa tutti i giorni e a cui augura una vita felice e serena. Vive a Potenza, dove passa le sue giornate con la sua famiglia in compagnia di Miss Marple, Jessica Fletcher e tanti cani e gatti.
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