Non solo Montecchi e Capuleti: un Erasmus+ a Rimini per conoscere i Malatesta e i Montefeltro e la loro rivalità

Avete presente la storica famosissima rivalità fra la famiglia dei Montecchi e quella dei Capuleti? O, se vogliamo, fra Romeo e Giulietta? Lì siamo nella trama di una delle...

Avete presente la storica famosissima rivalità fra la famiglia dei Montecchi e quella dei Capuleti? O, se vogliamo, fra Romeo e Giulietta?

Lì siamo nella trama di una delle tragedie più famose al mondo composta da William Shakespeare fra il 1594 e il 1596; a Rimini invece nel 400 ci fu una lunga rivalità fra altre due famiglie nobiliari: i Malatesta, signori di Rimini e Fano e i Montefeltro, duchi di Urbino.

Ma vediamo cosa è successo: Sigismondo Pandolfo Malatesta, nato a Brescia nel 1417, era un uomo illuminato, colto, appassionato ma anche spregiudicato e forte, oltre ad essere un abilissimo stratega dalle precoci attitudini militari.

Rimasto orfano da piccolo, si trasferì con i suoi due fratelli a Rimini accolto sotto l’ala protettiva dello zio Carlo che, privo di eredi, li inserì nella sua corte e ne ottenne la loro legittimazione al potere. Fu il condottiero più importante della Romagna nell’epoca rinascimentale e l’ultimo vero potente della famiglia Malatesta: guidata da Sigismondo, Rimini diventò una corte raffinata e un centro culturale di grande prestigio.

Federico da Montefeltro invece divenne signore di Urbino all’età di 22 anni nel 1444 e governò ininterrottamente le sue terre fino alla morte nel 1482.  Anche Federico aveva da un lato una fortissima attitudine alla guerra e dall’altro era un uomo colto e illuminato, che fece della corte di Urbino un ambiente di fama europea ospitando i più grandi intellettuali dell’epoca.

La zona principale di scontro fra i due condottieri era formata dai territori della attuale bassa Romagna e Marche, a cui Sigismondo non voleva rinunciare. Per circa vent’anni si combatterono fra battaglie, tregue e scontri a duello fin quando nel 1463 Federico, con il sostegno di Papa Pio II da sempre avverso ai Malatesta, riuscì a sconfiggere definitivamente il suo storico rivale che perse tutti i suoi domini, mantenendo solo Rimini fino alla sua morte nel 1468.

Per seguire le sue tracce e scoprire l’eredità che Sigismondo ha lasciato nella sua Rimini, possiamo visitare sia Castel Sismondo sia il Tempio malatestiano.

Castel Sismondo, chiamato anche Rocca malatestiana, iniziato nel 1437 e completato nel 1446, fu disegnato e ideato dallo stesso Sigismondo: circondato da un fossato con i torrioni rivolti verso la città a scopo difensivo, simbolo della potenza della Signoria, oltre che come dimora fu concepito come fortezza che rappresentasse il potere e la supremazia dei Malatesta.

Il Tempio malatestiano invece, denominato oggi anche Cattedrale di Rimini, fu iniziato nel 1447 e concepito come un tempio trionfale per celebrare la famiglia Malatesta che lo scelse come cappella per la loro sepoltura.

Il tempio non fu mai completato a causa del loro declino, ma all’interno si possono ammirare due capolavori di inestimabile valore: un affresco di Piero della Francesca e il dipinto Crocifisso di Rimini, realizzato da Giotto nel 300.

Queste sono quindi due tappe imprescindibili da visitare per chi si trova a Rimini come i tantissimi docenti e studenti provenienti da tutta Europa che la nostra agenzia Sistema Turismo, con esperienza trentennale, accoglie e gestisce con impegno e disponibilità durante il loro tirocinio Erasmus+.

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Laureata in lettere moderne, con la passione per la cultura classica, i gialli e gli animali. Un paio di anni fa ha ‘adottato’ a distanza un meraviglioso bimbo etiope di 5 anni di nome Emmanuel, a cui pensa tutti i giorni e a cui augura una vita felice e serena. Vive a Potenza, dove passa le sue giornate con la sua famiglia in compagnia di Miss Marple, Jessica Fletcher e tanti cani e gatti.
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