NEET e lavoro: uno sguardo in Basilicata

Gli ultimi dati Eurostat offrono una fotografia per niente positiva e rassicurante della situazione dei NEET (not in education, employment or training) in Italia ma soprattutto nel Mezzogiorno. In...

Gli ultimi dati Eurostat offrono una fotografia per niente positiva e rassicurante della situazione dei NEET (not in education, employment or training) in Italia ma soprattutto nel Mezzogiorno.

In Italia i giovani NEET fra i 20 e i 34 anni sono il 28% circa, dato molto alto anche perchè è quasi il doppio della media europea.

La situazione nel Mezzogiorno è ancora più preoccupante: secondo una recente classifica Eurostat i NEET sono circa 3 su 10 in 4 regioni del Sud Italia, ossia Sicilia, Campania, Puglia e Calabria.

In queste regioni infatti le percentuali di NEET si attestano fra il 27% e il 30% circa mentre in Basilicata il dato è meno negativo ma comunque preoccupante, essendo al 22.5%.

In Italia dal 2014 è stata attivata dall’Unione Europea e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali una iniziativa nazionale dedicata ai NEET per cercare di migliorare questa situazione: Garanzia Giovani.

Garanzia Giovani è un programma che è stato attuato dalle diverse regioni italiane, compresa la Basilicata, finalizzato all’inserimento nel mondo lavorativo e/o rientro nel sistema formativo/scolastico, rivolto ai NEET, quindi ai giovani residenti in Basilicata che hanno un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, non lavorano non studiano e non frequentano corsi di formazione professionale.

A livello nazionale si è attivato un sistema di profiling dei ragazzi, per individuare e personalizzare il percorso formativo/lavorativo da proporre sulla base di alcuni elementi come le competenze, e conoscenze pregresse, le propensioni individuali, ma anche in base alle esigenze richieste dal mercato del lavoro.

Il ragazzo che si iscrive al programma sarà contattato entro 60 giorni dal Centro per l’Impiego scelto, per fare il profiling e costruire un percorso personalizzato che sia utile e efficace per il successivo inserimento nel mondo del lavoro. Poi entro 4 mesi il giovane potrà iniziare a svolgere le azioni scelte per il suo profilo.

Le azioni previste sono:

> Accoglienza, presa in carico, orientamento

> Orientamento specifico

> Formazione mirata all’inserimento lavorativo

> Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi

> Accompagnamento al lavoro

> Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca

> Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica

> Servizio civile

> Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità

> Mobilità professionale territoriale o transnazionale

> Bonus occupazionale

 

In questa terra purtroppo il lavoro non c’è o comunque è troppo poco… così tanti giovani del sud tendono a smettere proprio di cercarlo, facendo prevalere la rassegnazione e lo scoraggiamento. Questo è un fenomeno pesante per la nostra società e per tutti noi, con ricadute negative notevoli su questi territori più colpiti.

Il progetto YOUTHShare, finanziato dall’Islanda, dal Liechtenstein e dalla Norvegia attraverso l’SEE (Spazio Economico Europeo) e il Fondo di sovvenzioni della Norvegia per l’occupazione giovanile, mira proprio a incidere e dare il suo contributo affinchè queste situazioni siano individuate e di conseguenza attenuate e affinchè ci siano più consapevolezza e più strumenti per affrontarle da parte di tutti i soggetti coinvolti.

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Laureata in lettere moderne, con la passione per la cultura classica, i gialli e gli animali. Un paio di anni fa ha ‘adottato’ a distanza un meraviglioso bimbo etiope di 5 anni di nome Emmanuel, a cui pensa tutti i giorni e a cui augura una vita felice e serena. Vive a Potenza, dove passa le sue giornate con la sua famiglia in compagnia di Miss Marple, Jessica Fletcher e tanti cani e gatti.
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