In aereo tra Tetris, strane coreografie e applausi al pilota – ep.9

Mission English Reloaded Episodio 9

Prima dell’impatto con la nuova città…ma appena dopo il check in, il security check e i numerosi inconvenienti pre-partenza che puoi leggere qui…dopo una lunga attesa davanti al gate numero 7 e dopo l’autobus affollato di sguardi evitati, sei finalmente sulle scalette dell’aereo che ti porterà a Londra.

Ripensi a vecchi amori – veri e immaginari – e con l’espressione preoccupata ripassi tutte le frasi sul viaggio scritte in anni di preparativi e vigilie di partenze.
Leggi che “il viaggio è un non luogo, come le sale d’aspetto di ospedali e stazioni; è una confessione, il racconto della tua vita fatto ad un compagno di viaggio sconosciuto, per due ore custode dei tuoi segreti come il tuo barbiere di fiducia; viaggiare è scappare da se stessi e ritrovarsi uguali, con le stesse insicure certezze dall’altro lato del biglietto; viaggiare è sfogliare gli aforismi sull’esistenza per recitarli ad ogni vuoto d’aria”.

Interrompi il flusso dei ricordi perché l’hostess ti indica il tuo posto e ti incammini verso la fila 11, posto C, lungo un corridoio più affollato di un’autostrada durante una partenza intelligente. “Fila 11, posto C”.

Grazie alla tua esperienza giovanile con il Tetris, riesci ad inserire il bagaglio a mano nella cappelliera. Ti accasci sul sedile e speri che il tuo compagno di viaggio sia inglese – così da mettere alla prova le tue abilità linguistiche – o il presidente del Circolo degli Introversi – così da mettere alla prova la qualità dello schienale e dormire per tutto il viaggio.

Se per te è la prima volta su un aereo – ma anche la seconda, la terza o la milionesima – ecco alcuni eventi che potrebbero accadere da adesso in poi:

LE ISTRUZIONI PRIMA DEL DECOLLO.
Prima della partenza, le hostess mostrano come mettere la cintura di sicurezza, spiegano come indossare il salvagente in caso di atterraggio in mare, indicano le uscite di emergenza in caso di disastro ed enumerano tutta un’altra serie di eventi catastrofici.

Durante la spiegazione in inglese, sorridi fingendo di aver capito tutto e lanci occhiate di intesa al vicino. Durante la versione in italiano, segui preoccupato le coreografie delle hostess lasciandoti andare a triviali riti scaramantici.

I CONVENEVOLI CON IL VICINO
Con falsa modestia, ti presenti scusandoti per l’inglese, sicuro in realtà che il vicino si complimenterà per le tue skill linguistiche. “No worries, your English is better than my Italian” ti risponde sorridendo. La tua autostima subisce un tracollo che neanche la borsa di New York nel 1929.
Prosegui il viaggio senza degnare di uno sguardo il tuo ormai nemico giurato.

 L’INCONVENIENTE DELLA TOILETTE
Sei seduto vicino al finestrino, il posto desiderato da tutti: puoi guardare le nuvole che sembrano zucchero filato, chiederti se da laggiù riescono a vederti mentre fai le boccacce e puoi fare foto sfocate con cui annoiare gli amici su Instagram. Unico inconveniente: per andare in bagno, devi scomodare i due passeggeri che ti sono accanto; purtroppo il primo dorme e il secondo è impegnato nella lettura di un manuale sugli attentati fai da te.
Inoltre, non ricordi come si dice in inglese “sarebbe così gentile da farmi passare?”. Risultato: rinunci alla toilette e prosegui il viaggio con la vescica gonfia e l’umore di un tifoso del Brasile dopo il maracanazo.

OFFRO IO
Il volo sta andando alla grande e sembra davvero di stare su un autobus, come ti aveva assicurato Franco, il tuo amico esperto di viaggi (sua unica esperienza con i mezzi di trasporto: treno interregionale Cosenza – Bologna con multa inclusa a causa di un biglietto pluri-timbrato).
Felice di essere ancora vivo, al passaggio delle hostess con il carrellino vivande, decidi di offrire il pranzo a tutta la fila C, indebitandoti così con la compagnia aerea per il resto dei tuoi giorni.

 APPLAUSI PER…IL PILOTA
Dopo 23 vuoti d’aria, i litigi su come dirigere il getto dell’aria condizionata, “togli la cintura metti la cintura” e gli equivoci linguistici (ha detto “tree or three?”), finalmente il pilota adagia l’aereo sulla pista di atterraggio. Parte l’applauso dei passeggeri al quale ti unisci con fischi, pernacchie e urlando “bis”.
Per fortuna, lo sguardo glaciale della hostess ti blocca l’animo ultrà. Recuperi la valigia, rosso in viso come dopo una dichiarazione d’amore e ti dirigi verso l’uscita.

E ora ti aspettano le scalette dell’aereo, il cielo uguale al vecchio cielo, gli eserciti del surf di malintesi e una nuova esperienza da vivere…ma ti racconteremo tutto nel prossimo articolo della Mission English.

 

Se non sai come trascorrere il tempo durante il volo e hai litigato con il vicino, puoi leggere le altre puntate della Mission English Reloaded

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Laureato in Lingue e Letterature Straniere, ha vissuto a Torino, Barcellona, Valencia e Londra.
Appassionato di musica, letteratura, ricordi e sguardi fragorosi, in “Do you know that” scrive di elenchi, curiosità, consigli e viaggi (veri e immaginati).

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