Europrogettazione: i 3 strumenti fondamentali per scrivere un progetto di successo

Organizzare le idee e focalizzarle correttamente al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati rappresentano i passi fondamentali da compiere per sviluppare una buona capacità di progettazione. L’abilità progettuale consente,...

Organizzare le idee e focalizzarle correttamente al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati rappresentano i passi fondamentali da compiere per sviluppare una buona capacità di progettazione. L’abilità progettuale consente, infatti, di pensare e realizzare progetti qualitativamente superiori, riducendo le logiche della superficialità e imprecisione e realizzando quelle della precisione. Ma dare “scientificità” al proprio modo di lavorare per progetti vuol dire dotarsi di strumenti utili per sviluppare il processo di esplicitazione del proprio pensiero e facilitare il raggiungimento degli obiettivi. Quali sono? Scopriamolo insieme…

  • Albero Dei Problemi

Il primo passo da compiere per realizzare un buon progetto è identificare lo scenario in cui l’azione dovrebbe concretizzarsi, individuando i problemi e le esigenze legati alle singole esigenze progettuali. Per delineare il quadro complessivo della situazione di partenza è opportuno costruire, con l’aiuto di tutti i partner coinvolti nell’idea progettuale, il cosiddetto Albero dei problemi, un diagramma in cui tutte le principali criticità identificate vengono messe in relazione tra loro attraverso dei legami di causa-effetto, collocati in ordine gerarchico dal basso verso l’alto. Sviluppato direttamente dalla Commissione Europea nell’ambito dell’europrogettazione, questo particolare strumento metodologico è, infatti, il risultato di un processo analitico attraverso il quale vengono identificati e chiariti i principali ambiti di criticità che impediscono il corretto svolgersi di un processo di sviluppo, favorendo così una rappresentazione più chiara e leggibile della realtà problematica in cui si intende intervenire. La corretta costruzione del diagramma dipende, quindi, dalla corretta identificazione di quali, tra le “cause” del problema principale, siano sue cause dirette e quali invece indirette, e cioè causa delle cause dirette. Completato l’Albero, l’unico problema rimasto sarà quello identificato come “Perché del progetto”, domanda necessaria da cui partire per rispondere, in maniera efficace e coerente, al Programma europeo di riferimento, interpretando correttamente le richieste poste dal bando.

  • Albero degli Obiettivi

Dato che la progettazione è una strategia finalizzata al raggiungimento di specifici risultati attraverso il perseguimento di determinati obiettivi e attività, è necessario riformulare ogni condizione negativa, quindi ogni criticità, in condizione positiva, trasformando ogni problema in obiettivo. In altre parole, occorre volgere in positivo l’Albero dei problemi per realizzare il cosiddetto Albero degli obiettivi, un diagramma che permette di rappresentare, in modo unitario, ciò che si potrebbe osservare nella realtà se tutti i problemi, precedentemente identificati e analizzati, fossero risolti. Ribaltando il problema e scrivendo l’obiettivo come se fosse raggiunto, è possibile delineare il quadro della situazione desiderata. E se nell’Albero dei problemi era necessario individuare i rapporti di causa-effetto, nell’Albero degli obiettivi occorre individuare i mezzi necessari per raggiungere gli scopi, non confondendoli, tuttavia, con le attività o le soluzioni necessarie per realizzarli. Gli obiettivi da realizzare devono essere:

  • Specifici, per dare una chiara idea di ciò che sarà concretamente realizzato;
  • Misurabili, in modo da poterne calcolare il loro livello di raggiungimento;
  • Raggiungibili, e quindi realizzabili con le risorse a disposizione;
  • Realistici, riferibili al contesto;
  • Pianificabili nel tempo e raggiungibili in un determinato periodo di tempo.

Una volta delineato l’albero degli obiettivi, è fondamentale trovare soluzioni in sinergia con i diversi attori del progetto, stabilendo con precisione ruoli e ambiti di azione entro cui ciascun partner può apportare la propria iniziativa, mettendo in campo competenze tecniche e istituzionali specifiche.

  • Quadro Logico

Il terzo strumento essenziale per la pianificazione di una buona azione progettuale è il Quadro Logico, una matrice di progettazione utile per definire in maniera chiara i diversi elementi di un intervento progettuale e visualizzarli in modo efficace. Fondamentale è, in questo caso, identificare:

  • la logica di intervento, utile a descrivere gli elementi fondamentali del progetto secondo una logica di causa-effetto;
  • gli indicatori oggettivamente verificabili, ossia ciò che si può oggettivamente osservare quando un risultato o un obiettivo è raggiunto;
  • le condizioni esterne, ossia quei fattori esterni al progetto che condizionano il raggiungimento degli obiettivi progettuali.

Albero dei problemi, albero degli obiettivi e Quadro Logico: tre strumenti che non possono assolutamente mancare nella cassetta degli attrezzi del buon progettista!

 

Se volete approfondire il tema dell’Europrogettazione visitate la pagina Mobilità transnazionale: come scrivere un progetto europeo di successo

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Laureata all’IUO in Scienze Politiche – Relazioni Internazionali, ha una grande passione per i viaggi, la conoscenza di nuove culture e “way of life”, lettura di romanzi, narrative, saggi. Ama stare con i suoi amici, con la sua famiglia e soprattutto con le sue splendide figlie. Nella sezione “Skills, Training and Projects” si occupa di progettazione europea e consigli per accrescere le competenze per una scuola competitiva e innovativa.

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