Erasmus+: uno studio afferma che le esperienze all’estero favoriscono l’acquisizione delle soft skills

Nel 2014, la Commissione Europea pubblicava l’Erasmus Impact Study, uno studio svolto da esperti nel quale si afferma che studiare all’estero garantisce l’acquisizione delle famose competenze trasversali. Lo studio...

Nel 2014, la Commissione Europea pubblicava l’Erasmus Impact Study, uno studio svolto da esperti nel quale si afferma che studiare all’estero garantisce l’acquisizione delle famose competenze trasversali. Lo studio è stato effettuato su ottantamila persone tra studenti, istituzioni scolastiche e responsabili d’azienda e guarda alle relazioni tra mobilità internazionale, assunzione dei laureati e sviluppo di determinate abilità.

Il sostantivo competenza deriva dal verbo competere. Quest’ultimo, di origine latina (cum-petere), sta ad indicare un’azione di andare insieme, far convergere in un medesimo punto.

Le competenze trasversali o soft skills rappresentano conoscenze, capacità e qualità personali che caratterizzano il modo di essere di ogni persona. Proprio per questo motivo si chiamano “trasversali”, perché non si riferiscono ad ambiti tecnici o a conoscenze specifiche di una materia di studio, ma chiamano in causa tutti quegli aspetti della personalità e della conoscenza che ognuno utilizza quotidianamente nei diversi contesti.

Le soft skills sono una gamma di abilità trasversali cognitive, emotive e relazionali di base che, come sottolinea l’OMS, “portano a comportamenti positivi e di adattamento che rendono l’individuo capace di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni”. Le  soft skills hanno  un raggio d’azione molto esteso, intervengono in modo trasversale in ogni ambito della nostra vita personale, sociale, professionale , influendo su realizzazione individuale, interazioni e relazioni, prestazione e soddisfazione in ambito lavorativo.

Il Consiglio dell’Unione europea il 22 Maggio 2018 ha adottato una nuova Raccomandazione sulle competenze per l’apprendimento permanente che sostituisce quella del 2006.

La versione aggiornata vuole migliorare lo sviluppo delle competenze chiave delle persone di tutte le età durante tutto il corso della loro vita, fornendo una guida agli Stati membri su come raggiungere questo obiettivo.

Tali competenze vengono individuate in riferimento a otto ambiti:

– competenza alfabetica funzionale;
– competenza multilinguistica;
– competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;
– competenza digitale;
– competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;
– competenza in materia di cittadinanza;
– competenza imprenditoriale;
– competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

Tali competenze attengono ad ambiti cognitivi, realizzativi, manageriali, relazionali e comunicativi.

Esse si sviluppano in una prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante l’apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la Scuola, il luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità. Le competenze trasversali possono essere applicate in molti contesti differenti e in combinazioni diverse; si sovrappongono e sono interconnesse: gli aspetti essenziali per un determinato ambito favoriscono le competenze in un altro. Elementi quali il pensiero critico, la risoluzione di problemi, il lavoro di squadra, le abilità comunicative e negoziali, le abilità analitiche, la creatività e le abilità interculturali sottendono a tutte le competenze chiave.

Il testo della Raccomandazione, per ciascuna delle otto competenze, offre una descrizione articolata che, a partire da una prima definizione, passa a descriverne “Conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali”.

L’ultima parte del documento europeo è dedicata alle misure di sostegno allo sviluppo delle competenze chiave. Essendo queste costituite da una combinazione dinamica di conoscenze, abilità e atteggiamenti che il discente deve sviluppare lungo tutto il corso della sua vita, le occasioni di sviluppo possono presentarsi in tutti i contesti educativi, formativi e di apprendimento nel corso della vita.

Nei prossimi articoli approfondiremo questa ultima parte del documento  per vedere nel concreto quali sono le azioni che l’Erasmus+ può mettere in campo per promuovere lo sviluppo delle soft skills e migliorare la formazione delle nuove generazioni.

 

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