Servizi per l’infanzia: le opportunità lavorative e i percorsi formativi europei

“Non c’è niente al mondo di più bello della risata di un bambino. E se un giorno tutti i bambini del mondo potranno ridere insieme, tutti, nessuno escluso, sarà...

“Non c’è niente al mondo di più bello della risata di un bambino. E se un giorno tutti i bambini del mondo potranno ridere insieme, tutti, nessuno escluso, sarà un gran giorno […]” (G. Rodari – Una scuola grande come il mondo)

I servizi educativi per l’infanzia hanno un ruolo cruciale e centrale per tutti i bambini, in quanto giovanissimi cittadini del mondo e soggetti portatori anche loro, attraverso la costruzione della loro identità e personalità, di bisogni ed esigenze.

Dunque le opportunità educative di questo settore costituiscono un passaggio fondamentale per i bambini. Questa fase e queste attività educative hanno importantissimi obiettivi: favorire la crescita armonica dei bambini, contribuire a costruire e promuovere la loro autonomia e identità, la valorizzazione delle diversità individuali, di genere e culturali, intese come arricchimento e valore, aiutare la comunicazione/socializzazione fra i bambini anche per alimentare il confronto costruttivo di idee e pensieri differenti, favorire la costruzione della personalità dei bambini nelle diverse componenti fisiche, sociali, emotive, cognitive, affettive.

Infatti numerose sono anche le possibilità di lavoro per le figure che operano in questo ambito, opportunità che si individuano sia nel settore privato che nel pubblico.

In linea generale, sbocchi lavorativi si possono trovare nelle associazioni/enti che operano nell’area del disagio, della marginalità sociale e della multiculturalità, dei servizi alla persona, nelle strutture che si occupano di attività di volontariato, nelle strutture pubbliche e private che ricoprono funzioni educative, ricreative, di animazione, di recupero, di accoglienza, di inclusione sociale.

Più nello specifico, si possono distinguere due grandi aree di opportunità professionali: l’area socio-sanitaria, che comprende strutture come centri privati infantili, centri di riabilitazione, centri sportivi dedicati all’infanzia, centri di assistenza dedicati a diverse problematiche, ecc. L’altra area professionale è quella più prettamente pedagogica, che include strutture come asili nido privati e aziendali, scuole per l’infanzia, centri estivi per l’infanzia, ludoteche e baby-parking, centri gioco, comunità educative residenziali. Oltre a questi, ci sono anche altri tipi di strutture del settore, come le case famiglia, i centri doposcuola, associazioni e cooperative di servizi per l’infanzia, centri per l’affido e l’adozione.

Tantissime sono dunque, sia a livello nazionale che europeo, le strutture (cooperative, associazioni, centri, ecc.) che si occupano di servizi per l’educazione all’infanzia. E infatti proprio recentemente, anche a testimonianza dell’importanza cruciale che hanno questi settori per l’Europa, l’Unione Europea ha lanciato un progetto ampio e strutturato che si chiama DICA EUROPA!, acronimo di Dialogo, Integrazione, Competenze e Abilità nel nuovo terzo settore.

Si tratta di un progetto molto ampio e diversificato, che intende “rafforzare il ruolo dei soggetti che operano nel terzo tettore nei processi di programmazione, pianificazione e gestione dei fondi europei, per un uso più efficace ed efficiente delle risorse pubbliche”. (Sito web DICA)

Tutto questo sarà realizzato attraverso attività di “formazione specialistica sulla progettazione europea e sulle politiche di Coesione dell’Unione Europea, per fornire ai destinatari un set di conoscenze, strumenti e abilità professionali, necessarie per realizzare e gestire progetti europei ad alto impatto sociale sui territori, con particolare riguardo alle regioni meno sviluppate, attraverso la costruzione di partenariati strategici e la condivisione di buone pratiche”. (Sito web DICA)

Questa iniziativa è finanziata con il PON SPAO (Programma Operativo Nazionale – Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione) ed è promossa dal Fondo Sociale Europeo e dall’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro).

Fino al prossimo 30 giugno si possono presentare le candidature per accedere al percorso formativo, che punta soprattutto a fornire ai partecipanti strumenti pratici e metodologici per individuare le forme più opportune di accesso alle risorse e ai fondi dell’Unione Europea ed elaborare proposte progettuali in linea con standard e strategie della Commissione europea.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.dicaeuropa.it

I servizi educativi per l’infanzia rappresentano quindi un punto di riferimento centrale per tutte le società e per ogni Paese e contribuiscono alla diffusione di una cultura dell’infanzia, fatta di attenzione all’infanzia e diritto all’educazione e alla formazione dell’identità e della personalità di tutti i bambini.

La promozione dell’autonomia, della capacità creativa, della individualità di ogni bambino, della socializzazione, del rispetto e valorizzazione delle diversità, realizzate attraverso le attività delle figure professionali che operano in questo settore, rappresentano anche un supporto, concreto e approfondito, per i territori e le loro governance: raccordarsi con le altre istituzioni educative e scolastiche del territorio, con i servizi sociali e sanitari, con strutture e associazioni che si occupano dell’infanzia costituisce una grande opportunità per realizzare politiche coerenti di prevenzione e recupero dei disagi, di inserimento e integrazione sociale, di condivisione di responsabilità anche con le famiglie stesse, di miglioramento della qualità della vita dei genitori e dei bambini, preziosi cittadini del futuro di ogni società.

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Laureata in lettere moderne, con la passione per la cultura classica, i gialli e gli animali. Un paio di anni fa ha ‘adottato’ a distanza un meraviglioso bimbo etiope di 5 anni di nome Emmanuel, a cui pensa tutti i giorni e a cui augura una vita felice e serena. Vive a Potenza, dove passa le sue giornate con la sua famiglia in compagnia di Miss Marple, Jessica Fletcher e tanti cani e gatti.

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