I servizi per l’infanzia in Italia e in Europa: organizzazione, diritti, educazione

Il sistema educativo di istruzione e di formazione italiano è organizzato in base ai principi della sussidiarietà e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Lo Stato ha competenza legislativa esclusiva per...

Il sistema educativo di istruzione e di formazione italiano è organizzato in base ai principi della sussidiarietà e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Lo Stato ha competenza legislativa esclusiva per le “norme generali sull’istruzione” e per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. [Sito web MI]

Così il Ministero dell’Istruzione (MI) illustra, in modo chiaro e esplicito, i valori a cui si ispira e su cui è fondato il nostro sistema di istruzione e educazione, in linea con i principi del suo ruolo e dei suoi compiti.

Ma nello specifico, il sistema educativo per l’infanzia (ossia dai 3 mesi ai 6 anni) è così suddiviso:

  • sistema integrato zero-sei anni, non obbligatorio, della durata di 6 anni, che consiste nell’erogazione di servizi educativi per l’infanzia gestiti da enti locali direttamente o tramite convenzioni, o da altri enti pubblici o privati, che accolgono i bambini tra i tre e i trentasei mesi;
  • scuola dell’infanzia, che può essere gestita dallo Stato, dagli enti locali direttamente o attraverso convenzioni, da altri enti pubblici o privati, che accoglie i bambini tra i tre e i sei anni.

Vediamo ora nel dettaglio cosa comprendono e come sono organizzati questi due sistemi di istruzione per l’infanzia.

Il sistema integrato di educazione per l’infanzia è così strutturato:

  1. Nidi e micronidi: accolgono le bambine e i bambini dai 3 ai 36 mesi e concorrono con le famiglie alla loro cura, educazione e socializzazione, benessere. Consentono l’affidamento quotidiano dei bambini a figure diverse da quelle parentali che abbiano specifiche competenze professionali. Rappresentano un’ esperienza ricca e stimolante per i bambini attraverso l’opportunità di stare in gruppo e di condividere giochi, scoperte, crescita emotiva, cognitiva e sociale.
  2. Servizi integrativi: vanno incontro ai bisogni delle famiglie in modo flessibile e si distinguono in: Spazi gioco per bambini dai 12 ai 36 mesi, che non prevedono mensa e consentono una frequenza flessibile per un massimo di 5 ore al giorno; Centri per bambini e famiglie che accolgono bambini dai primi mesi di vita insieme a un adulto accompagnatore e offrono esperienze di socializzazione, apprendimento e gioco insieme a eventuali momenti di incontro per gli adulti sui temi dell’educazione e della genitorialità; Servizi educativi svolti in contesto domiciliare che accolgono bambini dai 3 ai 36 mesi e concorrono con le famiglie alla loro educazione e cura.
  3. Sezioni primavera, che accolgono bambine e bambini tra 24 e 36 mesi. Solitamente sono aggregate alle scuole dell’infanzia o sono comprese nei poli per l’infanzia.

Le scuole dell’infanzia accolgono invece bambini dai 3 ai 6 anni. Promuovendo l’educazione e l’istruzione, lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e delle competenze, ne assicurano l’effettiva uguaglianza di opportunità in relazione agli orientamenti educativi dei genitori. Hanno una funzione strategica poiché operano in continuità con i servizi educativi per l’infanzia e con il primo ciclo d’istruzione.

Nel dicembre 2017 è stato emanato dal Governo italiano il Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione, concernente l’istituzione del sistema integrato di  educazione e di  istruzione dalla nascita sino a sei anni, al fine sia di agevolare il raggiungimento degli obiettivi strategici del sistema integrato, sia di consolidarlo, ampliarlo, rafforzarlo. Questo Piano di azione infatti ha previsto e comprende diversi tipi di interventi/attività, fra cui: la ristrutturazione/riqualificazione edilizia, la formazione continua per personale educativo e docente, interventi di ampliamento/consolidamento delle reti dei servizi educativi per l’infanzia sia pubblici che privati, interventi di sostegno alla qualificazione del personale educativo e docente, di ampliamento e consolidamento della rete dei servizi per bambine e bambini nella fascia di età tra zero e sei anni, in particolare nei territori in cui sono carenti le scuole dell’infanzia.

Anche in tutta Europa è ormai da tempo riconosciuta la necessità di avere servizi dedicati alla prima infanzia e alle famiglie dei bambini stessi. L’Unione Europea, i governi degli Stati coinvolti, le Organizzazioni non Governative, i partner sociali, sono infatti in prima linea per favorire e promuovere un approccio europeo in favore dei servizi per la prima infanzia, per far sì che emergano e vengano rispettati sempre i diritti per l’infanzia, la tutela dei bambini, l’importanza dell’educazione e della formazione di tutti, a tutte le età.

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Laureata in lettere moderne, con la passione per la cultura classica, i gialli e gli animali. Un paio di anni fa ha ‘adottato’ a distanza un meraviglioso bimbo etiope di 5 anni di nome Emmanuel, a cui pensa tutti i giorni e a cui augura una vita felice e serena. Vive a Potenza, dove passa le sue giornate con la sua famiglia in compagnia di Miss Marple, Jessica Fletcher e tanti cani e gatti.

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