Viajar es vivir: la Spagna sinonimo di calore, accoglienza e vitalità

Storie di Spagna

Cosa vi viene in mente quando si nomina la Spagna? Beh, tante cose immagino.
Le spiagge, le città in fermento, la sangria, la vida loca: la Spagna è davvero sinonimo di calore, accoglienza e vitalità.
Perla del Mediterraneo, questa terra, frutto del melting pot etnico e culturale che si è evoluto nell’arco dei secoli, attira ogni anno milioni di visitatori, ammaliati dalle sue bellezze capaci di soddisfare le esigenze più diverse.

La sua storia antichissima, le sue tradizioni dal sapore latino e arabeggiante, la cultura eno-gastronomica, le spiagge caraibiche e incontaminate e poi le sue città, moderne metropoli in cui l’arte e l’estro fanno da padrone.

È così che Barcellona, la capitale Madrid, Valencia, Siviglia, Granada e Malaga (e potrei ancora continuare) spiccano particolarmente nel panorama metropolitano non solo ispanico, ma anche a livello europeo, per non dire globale. Si caratterizzano infatti come delle città uniche nel loro genere, in cui arte, avanguardia, cultura e civiltà creano un incredibile gioco di vivacità, che genera a sua volta un irrefrenabile brulicare di persone, che dall’alba al tramonto riempie le strade e i vicoli di artisti, studenti, giovani curiosi di scoprire il mondo e ansiosi di arricchire il proprio bagaglio culturale. Dalla Catalogna all’Andaluçia, la Spagna è infatti nota per delle icone intramontabili e immediatamente riconoscibili come il Museo del Prado di Madrid, le fantasiose e futuriste opere di Gaudì, genio dell’architettura che ha esaltato Barcellona, la paella – nata a Valencia e diffusa ormai su tutto il territorio – la sangria, regina delle tapas, e il flamenco, danza focosa e passionale di origine andalusa.
E poi ci sono le canzoni, che profumano d’estate, di spiagge affollate e cerveza appena stappata, gli scrittori, i romanzi e i premi Nobel per la letteratura.

Chi non consce Don Chisciotte della Mancia e la sua lotta contro i mulini a vento? Che dire poi dei baffi più iconici ed eccentrici del mondo? Mi riferisco naturalmente a Salvador Dalì, surrealista per eccellenza, padre dei celebri “orologi sciolti”. Se sia stata la teoria della relatività di Einstein ad ispirarlo o una semplice fonduta non è dato saperlo, quel che è certo è che la loro fama ha oltrepassato ben oltre la Manica e lo stesso vale per il cubista Picasso.

Per gli amanti dello sport la Spagna è poi sinonimo di due delle squadre internazionali più autorevoli e importanti del mondo, il Barcellona e il Real Madrid, squadre regine della Liga dove si affrontano numerosi club di livello mondiale.

Come vedete ce n’è davvero per tutti i gusti. Per questo sono sempre più numerosi i giovani che decidono di trasferirsi nella Penisola Iberica, in cui è facile conciliare ottime opportunità lavorative o di studio con un tenore di vita frizzante e stimolante, con in più la possibilità di imparare in loco una nuova lingua, molto vicina all’italiano per la comune discendenza dal ceppo neolatino dell’indoeuropeo.

Che sia per sempre o per una vacanza di breve periodo, la Spagna lascerà sempre un segno nel cuore di chi vi è accolto, conquistato dalla bellezza delle sue città, dalla bontà del cibo e dal calore dei suoi abitanti, com’è tipico delle civiltà fiorite nel bacino del Mediterraneo.

Se siete in cerca di una meta che dia un senso alla vostra esistenza, la Spagna è la risposta, viaggiare è la soluzione, perché viajar es vivir.

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Anthea Claps

Laureata in Filologia classica presso l’Università Federico II di Napoli, ha una grande passione per l’arte, la musica e i viaggi. Animata da insaziabile curiosità, sostiene l’importanza della cultura e del “never stop training”. Con lo stesso spirito si occupa di e-learning presso ETN.

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