Dopo uno Job Shadowing in inghilterra, ecco cosa portare a casa per implementare il sistema scolastico italiano

In un contesto socio-economico in cui ogni giorno emerge l’esigenza di una formazione continua per fronteggiare con competenza e professionalità le sfide imposte dalla modernità, il Job Shadowing costituisce per...

In un contesto socio-economico in cui ogni giorno emerge l’esigenza di una formazione continua per fronteggiare con competenza e professionalità le sfide imposte dalla modernità, il Job Shadowing costituisce per i docenti un’occasione di crescita personale e professionale di indubbio valore, attraverso cui adeguarsi ai rapidi e imponenti cambiamenti della società attuale.

Come evidenziato, infatti, dalla Commissione Europea, il Job Shadowing rappresenta un’imperdibile opportunità per “ricevere formazione seguendo i professionisti nel loro lavoro giornaliero nell’organizzazione ospitante, scambiarsi buone pratiche, sviluppare conoscenze e capacità e/o costruire un partenariato a lungo termine attraverso un’osservazione partecipativa”.

Perché nessuna descrizione di un sistema educativo può reggere il confronto con l’entrare direttamente in una scuola, percorrerne i corridoi durante le lezioni o l’intervallo, vedere le aule e i laboratori o assistere alle lezioni, osservando gli studenti al lavoro durante un esperimento o intenti ad ascoltare l’insegnante.

Partecipare alle numerose attività previste dal Job Shadowing aiuta infatti il personale scolastico ad acquisire competenze trasversali utili alla gestione degli strumenti in ottica collaborativa, alla gestione della classe e delle relazioni, al coinvolgimento dei colleghi e dell’intera comunità scolastica attraverso il confronto con le realtà straniere più significative, contribuendo concretamente alla realizzazione di una dimensione dell’apprendimento di respiro internazionale.

E il Job Shadowing acquista sicuramente un valore aggiunto se svolto in Inghilterra, poiché avere l’opportunità di entrare concretamente nel vivo dell’organizzazione del prestigioso e rigoroso sistema educativo inglese rappresenta davvero un’esperienza unica, da condividere con colleghi e alunni al proprio rientro in Italia.

Rispetto al nostro sistema scolastico, infatti, la Scuola anglosassone appare più moderna nei contenuti e più agile nei metodi di apprendimento, grazie ad una metodologia di lavoro che predilige l’aspetto pratico e sperimentale della conoscenza, piuttosto che quello meramente nozionistico.

Le classiche interrogazioni orali sono quasi del tutto assenti e la valutazione degli studenti è quasi esclusivamente effettuata attraverso test scritti e compiti in classe. Ampio spazio è attribuito alla creatività attraverso cui ogni discente può manifestare il proprio essere e le proprie attitudini.

Ma l’aspetto sicuramente più significativo è il ruolo che il Public Speaking riveste all’interno del sistema inglese. Sin da piccoli, infatti, gli studenti anglosassoni hanno l’opportunità di misurare e implementare la propria capacità di parlare in pubblico, vincendo la naturale ritrosia e guadagnando così fiducia in se stessi.

Ogni settimana, ad esempio, ciascun alunno è chiamato ad esporre in classe, difronte ai propri compagni, un argomento a piacere, al fine di migliorare le proprie abilità dialettiche e di esposizione di concetti.

Davvero un ottimo metodo per iniziare ad acquisire quelle competenze trasversali ormai così richieste dal mondo del lavoro.

A noi sembra un buon motivo per volare in Inghilterra… e tu che ne pensi?

Se anche tu vuoi cogliere questa occasione per confrontarti con colleghi stranieri e scambiare best practices e metodologie didattiche, il Job Shadowing è la scelta giusta!

Tutte le info qui

 

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Marta Frescura

Laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Salerno, si interessa di arte e di cinema, fantasticando tra quadri impressionisti e scene girate tra i mercatini di Notting Hill. Delle tante esperienze all’estero conserva i colori, i profumi e una valigia piena di emozioni e funny quotes, sempre pronta per essere riempita ancora. Sostenitrice del “learning by doing”, si occupa per ETN della sezione E-learning, credendo nell’alto valore della formazione come promotore di sviluppo.

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