Il ruolo del tutor accompagnatore

Il tutor accompagnatore è una figura chiave all’interno dei progetti di mobilità internazionale. Il suo ruolo spazia da aspetti prettamente amministrativi e burocratici ad aspetti più coinvolgenti relativi allo...

Il tutor accompagnatore è una figura chiave all’interno dei progetti di mobilità internazionale.

Il suo ruolo spazia da aspetti prettamente amministrativi e burocratici ad aspetti più coinvolgenti relativi allo slancio e alla personalità di tutto il gruppo.

La prima fase del suo compito è di tipo amministrativo e richiede che il tutor contatti i partner esteri presso i quali si svolgerà la mobilità, prendendo accordi sugli aspetti logistico formativi da sviluppare durante la permanenza all’estero, anche attraverso la compilazione della relativa documentazione.

La seconda fase, invece, attiene al monitoraggio del gruppo ed è necessaria affinché il soggiorno all’estero si svolga secondo quanto stabilito negli accordi precedentemente presi.

In particolare, è suo dovere monitorare l’andamento degli stage, risolvendo eventuali problematiche con l’azienda ospitante quando, ad esempio, si renda necessaria una mansione più in linea con il curriculum vitae dello studente o con i Learning Outcomes previsti dal progetto.

Il tutor accompagnatore svolge indubbiamente anche una funzione di supporto e sostegno per il gruppo che coordina, poiché suo è il compito di spronare i ragazzi all’adattamento in un ambiente culturale differente dal proprio.

Purtroppo capita spesso che a causa di eccessiva timidezza o timore, i ragazzi non vivano l’esperienza in maniera totalizzante; proprio in questi casi il tutor svolge un ruolo importantissimo che consiste nello stimolare la loro curiosità e nello spingere a superare quei limiti che, altrimenti, ostacolano la loro crescita professionale ma soprattutto personale.

Tuttavia, il tutor non svolge solo una mansione propedeutica alla crescita dei ragazzi o allo svolgimento del programma di mobilità.

Accompagnare un gruppo di studenti verso un’esperienza molto spesso a loro sconosciuta, è anche una occasione di crescita personale in cui si sviluppano capacità di gestione , di osservazione, scoprendo, a volte, risorse che non si pensava di avere. Vivendo l’esperienza da persona adulta e dunque, osservando il mondo con occhi più maturi, i tutor al rientro portano con loro un bagaglio di considerazioni e vissuto, ricco quanto quello degli studenti.

Perché, anche se da prospettive differenti, misurarsi con il mondo al di fuori della proprie certezze o dei luoghi conosciuti, rappresenta sempre quel salto nel buio che, inevitabilmente, ci rende migliori.

 

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