Viaggiare, leggere… apprendere!

Il viaggio e la lettura. Atto, prevalentemente, collettivo e dinamico il primo, azione individuale e statica la seconda. Partecipativo e interattivo (eterodiretto) il viaggio. Introspettiva e solitaria (autodiretto) la...

Il viaggio e la lettura. Atto, prevalentemente, collettivo e dinamico il primo, azione individuale e statica la seconda. Partecipativo e interattivo (eterodiretto) il viaggio. Introspettiva e solitaria (autodiretto) la lettura. Così diversi eppure…così uguali. Tanto che, spesso, il viaggio diventa la metafora del libro e, di contro, il libro viene usato come metafora del viaggio.

Ma cosa lega queste due azioni, queste due esperienze apparentemente così tanto diverse nel loro svolgimento?

Tento una risposta. Entrambe le azioni (leggere o viaggiare) sono legate alla scoperta del mondo e all’espansione del sé. Entrambe le esperienze rappresentano uno straordinario mezzo per provare a capire un po’ di più della complessità del mondo che ci circonda e ci permea. Viaggiando, o leggendo, proviamo ad illuminare pezzi di mondo, pezzi di realtà. Proviamo a cogliere alcune delle infinite sfaccettature del reale che ci circonda. Leggere o viaggiare diventano pertanto, azioni di svelamento, diventano mezzi per individuare nervi da analizzare, spunti da cogliere per provare a capire qualcosa in più.

Il viaggio e la lettura ci aiutano ad avere in tasca mappe meglio definite, meglio tracciate, per muoverci, con qualche riferimento in più, tra i giorni inediti del nostro vivere.

Tra i libri, che più degli altri, hanno svolto questa funzione mi piace ricordarne, rapidamente, alcuni. La lista è, comunque, molto più lunga e, ovviamente, in progress.

1984 G. Orwell.

Libro sul potere. Sul Potere che, consapevolmente e subdolamente, costruisce e modifica Verità al fine di conservarsi e perpetuarsi.

Sul Potere che toglie le parole dai dizionari: si diminuiscono le parole a disposizione, si sottraggono gli strumenti per costruire pensieri e consapevolezze al fine di plasmare menti più pronte al controllo e alla sottomissione.

In questo quadro, deprimente e opprimente, amare, scrivere, pensare diventano atti romantici di resistenza e di libertà. Ed è quello che prova a fare, con un esito triste e doloroso, Winston Smith. Ma alla fine il Potere ha la meglio sull’individuo e la sua capacità di elaborazione critica: 2 + 2 fa 5, gli amori vengono traditi, si rientra, rassegnati, nelle fila degli omologati e controllati. Prologo letterario tristissimo, che diventa un monito per la vita reale.

 

I nuovi Barbari. Saggio sulla mutazione. A. Baricco.

Le nuove tecnologie hanno modificato rapidamente, e profondamente, il quadro entro cui ci muoviamo. Una quantità infinita di informazioni sono diventati il nostro pane quotidiano. Il nostro indice non sfoglia più soltanto libri, riviste o giornali ma digita, interagisce, con tastiere e schermi. Si acquisiscono informazioni navigando punto-punto, attraverso percorsi inediti e sempre originali. Alle pagine dei libri numerati in successione, si affiancano ragnatele ricamate per la conoscenza, di frattali che emergono per l’apprendimento, in un gioco infinito di rimandi di link. Non si vive più in verticale (l’approfondimento cozza con la vastità delle informazioni a disposizione) ma in orizzontale, si fanno veloci surfing per la conoscenza. Parafrasando Hegel, che diceva che la lettura dei giornali aveva sostituito la preghiera quotidiana possiamo dire che, adesso, i tablet hanno sostituito i quotidiani. L’uomo, animale culturale per eccellenza, non può attraversare le “praterie trasformate” e uscirne indenne, uscirne come prima. Vaste mutazioni in atto.

 

Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio. I. Calvino.

Per l’autunno del 1985 Italo Calvino è invitato in America a tenere delle lezioni a Cambridge presso l’Università di Harvard. Siamo alle porte del terzo Millennio, e lo scrittore italiano, con lo sguardo visionario e lucido dei grandi, individua sei caratteristiche, necessarie, per affidare la Letteratura al nuovo Millennio: Leggerezza, Esattezza, Rapidità. Visibilità, Molteplicità. Coerenza. Di fatto il libro non sviluppa il tema della Coerenza, lo scrittore morirà prima di aver messo mano a questo punto e di approdare in America. Ma lo sviluppo degli altri cinque punti bastano a rappresentare una preziosa bussola, non solo per la Letteratura, ma in maniera più estensiva, per gli stessi atteggiamenti umani che si apprestano a vivere il Terzo Millennio.

I nostri giorni hanno bisogno di uomini e donne Leggeri, Esatti, Rapidi, Visibili, Molteplici e Coerenti.

Tutte insieme sintetizzano l’optimum del profilo umano in sintonia con potenzialità e caratteristiche del Millennio in corso.

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