Istruzioni per il futuro

117 mesi. Questi, all’incirca, i mesi che i nostri ragazzi trascorrono nelle aule delle scuole dell’obbligo. A contarli in giorni o in ore esce un numero altissimo. Molto di...

117 mesi. Questi, all’incirca, i mesi che i nostri ragazzi trascorrono nelle aule delle scuole dell’obbligo. A contarli in giorni o in ore esce un numero altissimo.

Molto di più delle 10.000 ore che secondo M. Gladwell servono per eccellere in qualsiasi disciplina (Il fuoriclasse. Storia naturale del successo).

Una quantità di tempo, in ogni caso, importante, decisiva per condurre, o non condurre, un bimbo verso la condizione, abbastanza definita, di persona formata e professionalmente in grado di proporsi, con credibilità, al mercato del lavoro.

Tra le priorità di ogni governo moderno e lungimirante dovrebbe esserci proprio l’attenzione verso il mondo della scuola. La scuola ha bisogni di mezzi, di risorse, di personale motivato, qualificato e gratificato, per svolgere un compito di fondamentale importanza.

Il ruolo della scuola, e quindi del docente, tra l’altro deve adeguarsi ad un contesto fortemente mutato.

Sempre meno trasmettitore di contenuti, ormai disponibili in quantità massiccia sui nuovi mezzi della comunicazione multimediale (pane quotidiano delle nuovi generazioni) il docente dovrebbe essere sempre più facilitatore dell’apprendimento, ispiratore di progetti e di futuro.

Si parla, dal punto di vista metodologico, con sempre più insistenza, di Flipped Classroom. Classe rovesciata per l’appunto, dove la raccolta di documenti e informazioni si fa al di fuori dell’aula, mentre in aula si elabora e si presentano i risultati all’interno di un processo di apprendimento collaborativo e aperto.

Si passa, in questo modo, da una visione statica ad una visione dinamica, da un approccio analitico ad uno olistico, da un sapere decontestualizzato ad un sapere situato.

Cambia il quadro ma resta decisiva l’incidenza che la scuola ha nella costruzione del futuro dei nostri ragazzi.

Ci piace per questo segnalare un’esperienza di grande successo realizzata nel Bronx. La passione, il talento, la capacità di fare rete (con la pubblica amministrazione e l’impresa), di portare la scuola all’esterno (anche questo è learning by moving) di un docente che straripa di entusiasmo e talento, ha cambiato la vita di diversi giovani di uno dei quartieri più problematici di New York.

Stephen Ritz, è il nome del professore, ha raddoppiato il tasso di presenza in aula dei giovani portandoli verso il 100%, ha cambiato il mondo interiore e quello esterno di questi giovani, li ha guidati verso un futuro di grande dignità e inclusione. Guardate il video per conoscere questa straordinaria storia.

 

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Learning by moving_Italiano
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